
Spazio 8×8 è il nostro luogo di incontro. situato a Sannicandro di Bari alle porte della città di Bari ma lontano dalla stessa e dalla confusione, dal frenetico susseguirsi di azioni automatiche e insensate, prive di profondità
La pratica del silenzio e della riconnessione con la natura

Strumenti per tornare alla nostra essenza
L’umanità ha intrattenuto un rapporto profondo con la natura fin dai tempi antichi, riconoscendo i suoi benefici curativi e spirituali. In questo contesto, il contatto con la natura e il silenzio sono stati utilizzati nella meditazione e nello sciamanesimo come strumenti per esplorare la propria coscienza, acquisire saggezza e connettersi con il mondo naturale. Queste pratiche hanno ispirato scrittori e pensatori, come Carlos Castaneda e Adolf Loos, ad esplorare il significato del silenzio e l’importanza dell’architettura integrata nella natura, portando benefici significativi all’umanità.
Carlos Castaneda, noto per la sua serie di libri sulla tradizione sciamanica dei nativi americani, ha descritto le esperienze e gli insegnamenti del suo maestro don Juan Matus nel suo libro “L’insegnamento di don Juan”. In quest’opera, Castaneda affronta l’importanza del silenzio nella pratica dello sciamanesimo. Il silenzio è considerato uno strumento essenziale per sviluppare la consapevolezza interiore, la capacità di osservare senza giudizio e la connessione con il mondo naturale. Attraverso il silenzio, uno sciamano può ascoltare gli insegnamenti della natura, imparare da essa e acquisire una comprensione più profonda delle forze sottili che governano l’universo.
Il silenzio nella meditazione e nello sciamanesimo è una via per calmare la mente e aprirsi alla comunicazione con l’essenza dell’universo. Attraverso la pratica della meditazione immersa nella natura, ci si libera dai rumori della vita quotidiana e si entra in un contesto di profonda riflessione. L’ascolto del suono del vento, del canto degli uccelli o del mormorio di un fiume diventa un portale verso l’unità con il tutto. Il silenzio diventa un modo per lasciar emergere la verità interiore e per stabilire una connessione diretta con l’energia della natura.
L’opera “Parole nel Vuoto” di Adolf Loos, celebre architetto austriaco del primo Novecento, ha suggerito una riflessione sul significato del silenzio anche nell’ambito dell’architettura. Loos esplora il concetto di “raumplan”, una visione spaziale che considera le relazioni e le connessioni tra gli ambienti, mirando a creare un’esperienza architettonica significativa. La sua concezione di architettura integra la natura e la considera parte essenziale dell’ambiente costruito. Questo approccio si allontana dall’idea di edifici isolati e indipendenti e abbraccia l’interazione armoniosa con il paesaggio circostante.
L’architettura integrata nella natura porta benefici significativi all’umanità, sia a livello fisico che mentale. Gli spazi naturali e aperti favoriscono la riduzione dello stress, migliorano la concentrazione e stimolano la creatività. Studi hanno dimostrato che la presenza di alberi, piante e parchi in contesti urbani è associata a una migliore qualità della vita e a una maggiore felicità tra gli abitanti delle città.
Inoltre, il contatto con la natura può avere un impatto positivo sulla nostra salute fisica e mentale. La natura offre un ambiente ideale per la meditazione e la riflessione, facilitando il rilassamento e la connessione interiore. Camminare in un bosco, osservare il cielo stellato o sedersi lungo il corso di un fiume ci permette di allontanarci dalla frenesia della vita moderna e di ritrovare un senso di calma e di serenità.
L’architettura integrata nella natura può essere un mezzo per favorire un equilibrio tra l’essere umano e l’ambiente circostante. La progettazione di spazi che tengano conto delle caratteristiche naturali del luogo, come la posizione del sole e la direzione del vento, può migliorare la qualità dell’ambiente interno ed esterno degli edifici, riducendo al contempo l’impatto ambientale delle costruzioni.
Inoltre, una maggiore attenzione all’integrazione con la natura può aiutare a preservare e proteggere l’ambiente stesso. Un’architettura consapevole dell’ambiente può promuovere la sostenibilità e l’uso responsabile delle risorse naturali, contribuendo alla salvaguardia del pianeta per le generazioni future.
Il contatto con la natura e il silenzio sono strumenti potenti per la meditazione e la pratica dello sciamanesimo. Queste pratiche ci permettono di connetterci con il mondo naturale, di ascoltare la voce interiore e di scoprire una comprensione più profonda di noi stessi e dell’universo. Inoltre, l’architettura integrata nella natura porta numerosi benefici all’umanità, migliorando la nostra salute fisica e mentale e contribuendo alla conservazione del nostro pianeta.
Di qui la scelta del nostro “spazio magico di lavoro”, ossia lo Spazio 8×8 (8x8spazio su Instagram). In questo luogo magico lavorare sul se diventa semplice, la natura aiuta il nostro cammino interiore fornendoci le chiavi di accettazione di ciò che troviamo dentro noi stessi, aiutandoci a trovare ogni possibilità di apertura nella relazione con l’essere altro, a partire dal riguadagnare la connessione con la madre terra.



